Migliore bistecchiera elettrica del 2024: prezzi, opinioni, recensioni, classifiche sulle bistecchiere
Le bistecchiere sono abbastanza frequenti nelle nostre case. Esse ci permettono di cucinare la carne senza l’aggiunta di grassi rispetto alle comuni padelle. Costituiscono un’ottima alternativa alla cottura alla griglia della carne, e possono essere utilizzate anche per la preparazione di altre pietanze. Ne esistono sostanzialmente due importanti tipologie:
- Da fornello e/o forno
- Elettrica
Bistecchiera da fornello rettangolare
Come sono le bistecchiere da fornello
La bistecchiera da fornello è un utensile che difficilmente manca in una casa. Possono essere usate sia sul gas, che sui fornelli elettrici e ad induzione. Le forme più frequenti di bistecchiere sono quelle rettangolari, ma ve ne possono essere quadrate o circolari. Ne possiamo fare una prima classificazione in base ai materiali impiegati per le superfici di cottura.
Si distinguono secondo i materiali impiegati tra bistecchiere in:
- Ghisa
- Pietra ollare
- Alluminio con rivestimento antiaderente
Bistecchiere in ghisa
La ghisa è una lega che permette un’ottima conduzione del calore. Essa permette di cuocere, senza aggiunta di olio, non solo le carni, ma anche le verdure. La ghisa permette la uniforme distribuzione del calore, e si può usare su tutti i piani di cottura (elettrici, a gas, ad induzione). Le migliori hanno il fondo scanalato, dove si raccolgono i residui grassi dalla cottura. Alcune hanno anche un canaletto di scolo.
Quella costituita in ghisa è considerata la bistecchiera tradizionale, ed è quella più conosciuta ed utilizzata usando i fornelli della cucina. Il manico solitamente è ergonomico, spesso ripiegabile per riporle. Esso è tale da consentire una presa stabile, anche per i prodotti piu pesanti; inoltre non deve surriscaldarsi durante la cottura. La superficie di cottura di queste padelle in ghisa può essere ondulata o liscia. Ad uso bistecchiera è largamente più impiegata quella ondulata, per conferire alla carne aspetto grigliato.
Bistecchiera tradizionale in ghisa
Tipologie classiche e a vassoio dei prodotti in ghisa
Oltre alle tipologie classiche, che possono essere rotonde, rettangolari o quadrate, con manico lungo (a volte ripiegabile), esistono prodotti fatti in stile vassoio. Il manico della tipologia tradizionale può essere più o meno lungo, a volte in ferro e legno, altre volte rivestito in silicone.
I prodotti a vassoio sono spesso rettangolari, con due manici ai lati, e vengono denominati talvolta “piastre per barbecue a gas“. Spesso hanno piastra reversibile. In questo caso, la superficie liscia può essere usata per cucinare piatti delicati come le uova, la parte ondulata per carne, pesce, verdure o panini. In genere, le bistecchiere in ghisa vengono infatti usate per la cottura della carne, ma anche del pesce, delle verdure, o per grigliare il pane.
Esempi di bistecchiere classiche
Come utilizzare la ghisa
Prima di cuocere la carne è consigliabile preriscaldarla e aggiungere poche gocce d’olio. La cottura è abbastanza veloce per quanto riguarda la carne, specialmente se trattasi di fettine sottili e hamburger, più lunga per la grigliatura delle verdure.
Come lavare la bistecchiera in ghisa
Per lavarla occorre attendere che sia fredda. Per ammorbidire le eventuali incrostazioni rimaste, è preferibile lasciarla in acqua per un pò, in modo che si possano togliere più facilmente. Si può lavare con una miscela di acqua e sale dopo che si sia raffreddata. Alcuni sconsigliano l’utilizzo di detersivi ed il lavaggio in lavastoviglie. Evitare l’uso della lana di acciaio, preferire spazzolini appositi con setole in nylon. Asciugare bene, se necessario a fiamma bassa sul gas, in modo da impedire formazione di ruggine.
I prezzi dei prodotti in ghisa e dimensioni
I prezzi di questa tipologia vanno dai 18 euro fino a 120 euro.
Grande è la variabilità nelle misure e nei pesi, sempre indicati sul prodotto. La forma preferita è quella rettangolare, ma ne esistono anche quadrate. Tra la tipologia quadrata ci sono bistecchiere di 22 cm di lato, tra le più piccole. Esistono, tra le più grandi, prodotti rettangolari anche di 50 x 40 cm, per la tipologia “piastra in ghisa per il grill elettrico a gas”. Ovviamente il peso è direttamente proporzionale alle dimensioni. La ghisa ha un peso specifico elevato, e presenta di solito prodotti pesanti. Esistono prodotti che pesano intorno ai 2 kg (le bistecchiere più piccole) ed altri intorno ai 5 Kg, quelle più grandi. Sono solitamente indicati anche lo spessore della piastra e l’altezza. Le migliori per la cottura della bistecca sono caratterizzate dall’avere i bordi alti, in modo da limitare gli schizzi. Il fondo dovrebbe avere un’altezza minima di 0,5 cm.
La pietra ollare
Le bistecchiere di questo materiale mantengono il calore accumulato per lungo tempo, ma sono necessari tempi più lunghi per riscaldarle. In commercio se ne trovano da utilizzare sia per i fornelli elettrici che sul gas. Esse sono dotate di manici per poter trasportare in tavola la bistecchiera con funzione di vassoio. La pietra ollare non produce nè cattivi odori nè fumo, ed è antiaderente.
Come si riscalda la pietra ollare
La pietra ollare può essere riscaldata in forno. La pietra va messa nel forno e posizionata nella parte alta usando la funzione grill. Quando il forno raggiunge la massima temperatura occorre riscaldarla almeno venti minuti. Con la pietra portata ad una temperatura di 200-230 gradi si può cuocere per una ventina di minuti. Se non si ha il forno, si possono usare i fornelli, uno o due secondo le dimensioni della pietra, e mettere la fiamma al massimo. Meglio coprirla, per evitare la dispersione di calore, con un coperchio. L’utilizzo della pietra è sconsigliato sul carbone .
I set di pietra ollare
Esistono, nell’ambito di questa tipologia, dei set.
Tali set sono costituiti:
- Da una piastra in pietra ollare, dove vengono cucinati gli alimenti.
- Un vassoio di supporto, in acciaio o legno.
- Uno o due bruciatori, posti sul vassoio, sotto la pietra.
Può convenire acquistarli nel caso si organizzino dei pic nic e non si disponga nè di forni, nè di fornelli per riscaldare la pietra. Questo sistema permette di poter cucinare in tavola. I set sono, esteticamente, anche molto gradevoli. Per utilizzare la piastra in questo modo, occorre accendere il liquido contenuto nel bruciatore, ed una volta che sia calda, porvi le pietanze da cucinare.
Pietra ollare
Come utilizzare la pietra ollare
Anche l’utilizzo di questa può essere fatto, come per quella in ghisa, senza aggiunta di grassi. Rispetto alla bistecchiera in ghisa produce pietanze meno croccanti, ed è più indicata per certe tipologie di carni, o per cottura di pesce e verdure.
Scegliere la pietra ollare, indicazioni sull’utilizzo e sul lavaggio
Meglio scegliere bistecchiere di pietra ollare che presenti meno venature. Più venature ci sono, maggiore è il rischio che si creino crepe. La cottura sulla pietra ollare spaccata non è consigliabile. Prima dell’utilizzo, è necessario ungerle con olio almeno un giorno prima. Dopo la cottura, quando è ancora calda, è necessario dare una prima pulita con della carta assorbente, aiutandosi, volendo, con delle spatole di legno per rimuovere i residui di cibo. Non si possono usare oggetti metallici per pulirle. Non si possono raffreddare con un getto d’acqua fredda. Fondamentale è attendere che si raffreddi naturalmente. Per lavarle non si possono usare detersivi.
In questa tipologia i costi vanno dai 18 euro per le pietre ollari più piccole (con supporto in acciaio e manici senza vassoio e fornellini), fino a 140-150 euro per i set completi (con fornelletti e vassoi).
Bistecchiere in alluminio
In questa tipologia rientrano anche vaschette di alluminio usa e getta da utilizzare come bistecchiere. Sono di solito vendute in confezioni da 5. Il loro prezzo e tra i 2 ed i 10 euro.
Dicitura” alluminio pressofuso”.
Le bistecchiere standard, solitamente, sono realizzate con la tecnica di pressofusione (tecnica di trasformazione dei metalli). Senza addentrarsi troppo, è utile sapere che consiste nell’iniettare il metallo, fuso ad alta pressione, in uno stampo metallico. Questo permette di ottenere i prodotti rapidamente, e con una buona finitura.
Per le classiche bistecchiere in alluminio il prezzo parte da 11 euro fino anche a 600 euro (poche). Risulta la tipologia di bistecchiere con la più ampia variabilità di prezzi. La maggior parte dei prodotti può comunque essere suddivisa in tre fasce. Tra i prodotti di alta fascia, ci sono bistecchiere in alluminio tra i 100 ed i 180 euro, nella fascia media tra 40 e 90 euro, nella fascia bassa tra 11 e 40 euro.
Caratteristiche dei prodotti in alluminio
Le bistecchiere in alluminio hanno un rivestimento antiaderente (a volte in pietra lavica). I rivestimenti in pietra lavica sono antibatterici e non assorbono gli odori. Esistono anche bistecchiere lisce, ma sono in commercio in misura nettamente inferiore rispetto alle classiche ondulate. Le bistecchiere in alluminio presentano il vantaggio di essere più leggere, e sono di conseguenza più maneggevoli. Inoltre, un’altra caratteristica positiva dell’alluminio è l’ottima conducibilità termica (è secondo solo al rame), e si adatta bene a costituire leghe. Inoltre è inalterabile dal contatto con gli alimenti solidi e con molti liquidi, ed è molto resistente alla corrosione.
Tuttavia l’alluminio, rispetto alla ghisa, essendo troppo leggero, perde subito calore nel momento che si appoggi una bistecca, raffreddandosi. Per scottare la carne è inevitabile che si tenga troppo a lungo sul fuoco, in modo tale che la carne si cuoce troppo all’interno. Questo vale soprattutto se si preferisce una cottura al sangue, tipica della bistecca alla fiorentina. Per mantenere lo strato antiaderente è meglio non lavarla né in lavostoviglie, né con spugnette che la potrebbero graffiare.
Migliori bistecchiere antiaderenti
Tipologie particolari di bistecchiere da fornello
Più rare sono le bistecchiere in acciaio inox, o in ghisa di alluminio, o prodotti misti acciaio inox /ghisa di alluminio, o in rame (a volte con rivestimento in ceramica). Esistono inoltre prodotti in pietra con fondo in acciaio, ed in rame e granito. Quelle in ghisa sono solitamente adatte per tutti i piani di cottura, compresi quelli ad induzione, e per il forno.
Un mix tra bistecchiera e grill:
Tra le bistecchiere per fornello a gas ne esiste una tipologia denominata bistecchiera grill. Oltre a disporre di una parte centrale a piastra, ha una parte periferica analoga ad un grill, risultando una via di mezzo tra bistecchiere classiche e grill. I grassi, provenienti dalla cottura, cadono attraverso il grill in una parte sottostante, dove è presente un anello circolare contenente acqua. Questo limita il fumo. Sono usate soprattutto in campeggio. Proprio per la presenza di una griglia, e del fatto che la piastra centrale è sollevata rispetto al fornello fonte di calore, vengono chiamati anche barbecue. Sono prodotti di bassa fascia, tra gli 8 ed i 15 euro.
Bistecchiera grill
Come sono fatte le bistecchiere elettriche
Rispetto alle bistecchiere da fornello, non funzionano grazie al calore generato dalla fiamma o dalla piastra elettrica, ma grazie al calore generato dall’elettricità. Una bistecchiera elettrica è costituita da due piastre che si riscaldano, una superiore ed una inferiore, collegate da una cerniera. Entrambe le piastre sono fornite di serpentine che le riscaldano.
Confronto tra bistecchiere elettriche e tradizionali
Rispetto alle bistecchiere tradizionali producono meno fumo e meno odori; alcune tipologie possiedono dispositivi appositi antifumo ed antiodore. In più, in questa tipologia è possibile impostare la temperatura, e quindi rendere la cottura ottimale secondo il tipo di pietanza da cuocere. Gli svantaggi sono che risultano ingombranti e meno pratiche rispetto alle tradizionali. La parte superiore può essere chiusa espletando la funzione di coperchio. Il vantaggio di questa tipologia è che il cibo non deve essere girato rispetto alle bistecchiere da fornelli. Solo se si utilizza la piastra superiore come superficie di cottura aggiuntiva è necessario, anche in questo caso, girare le pietanze.
Esistono tuttavia anche bistecchiere elettriche ad una sola piastra, senza la funzione di coperchio.
Esempi di bistecchiere elettriche
Le dimensioni ed il peso dei prodotti elettrici
I modelli in commercio, sostanzialmente, differiscono per dimensioni e secondo il tipo di piastre. Le bistecchiere più ingombranti sono dotate di una piastra doppia. Questo determina una maggiore lunghezza e profondità del prodotto, ma anche una maggiore altezza. Questa tipologia più grande può essere adatta a famiglie numerose, in modo che tutto il cibo sia pronto nello stesso momento per tutti. Bistecchiere di questo tipo possono arrivare a pesare anche 5 kg.
Peso e materiali costituenti
Il peso non dipende solo dalle dimensioni del prodotto, ma anche dai materiali costituenti. L’impiego di materiali di ottima qualità come la ghisa, che hanno un peso specifico elevato, porta ovviamente a strumenti pesanti.
Grazie alle bistecchiere elettriche vengono ridotti i tempi di cottura, ed i cibi sono cotti in maniera più uniforme. Alcuni modelli di questa tipologia, inoltre, sono dotati di vaschetta raccogli-grassi, rendendo più agevole la pulizia.
Le bistecchiere e le caratteristiche delle piastre nei modelli elettrici
Alcuni modelli dispongono di più piastre in dotazione, e sono intercambiabili, pertanto si può usare la piastra liscia o la piastra ondulata, a piacimento.
La cottura con la piastra liscia è solitamente più veloce; inoltre, sono ridotti i tempi di pulizia con questo tipo di piastra, il grasso si rimuove più facilmente e le incrostazioni sono più limitate. La piastra ondulata, d’altra parte, permette il caratteristico aspetto grigliato delle pietanze, rendendole più appetibili alla vista e molto simili all’aspetto della cottura alla griglia su barbecue.
Le bistecchiere e le cerniere
Alcune bistecchiere elettriche si aprono totalmente sul lato della cerniera, permettendo di ottenere una doppia superficie di cottura. L’inconveniente di questa opzione di utilizzo è la necessità di dover girare la carne, ma ovviamente si può preparare tutto insieme e servire i commensali contemporaneamente.
Alcune tipologie di bistecchiere elettriche sono dotate di cerniera mobile, che si adatta e si regola (allargandola o restringendola) secondo lo spessore della carne, in modo da cuocere uniformemente l’alimento.
Valutazione delle prestazioni
Normalmente una bistecchiera elettrica ad uso familiare può avere una potenza tra 1000 e 2400 Watt. Per poter stabilire le prestazioni, che sono date dai tempi di riscaldamento delle piastre, occorre valutare il rapporto tra superficie e potenza. In pratica, le bistecchiere più grandi (45 x 25 cm), per potersi riscaldare rapidamente, dovranno avere una potenza di 2400 Watt, per le bistecchiere più piccole saranno sufficienti potenze minori. Una potenza elevata non solo permette tempi di riscaldamento delle piastre più rapidi, ma consente anche di mantenere la temperatura raggiunta a valori costanti durante la cottura.
Perchè la bistecca abbia la caratteristica tipica della fiorentina (imbrunimento solo sulla superficie), occorre che la temperatura sia tra i 140 e i 180 °C. All’interno la carne sarà più morbida, perchè l’acqua della stessa le impedirà di elevarsi sopra i 100 gradi.
Bistecca” cottura al sangue”
Bistecchiera elettrica e tempi di riscaldamento
Di regola le bistecchiere dotate di una buona piastra, a cui sia associata una potenza secondo le dimensioni, si riscaldano rapidamente: tempi di attesa di 5 – 10 minuti sono considerati già buoni. Ovviamente il raggiungimento di alte temperature comporta un aumento dei consumi energetici, valutazione da fare in quanto le bistecchiere non hanno l’etichetta energetica come i grandi elettrodomestici.
Bistecchiera elettrica a piastra liscia
Migliori bistecchiere elettriche da esterni
Differenze secondo i tipi di cottura
Tra i prodotti di questa tipologia, in commercio si trovano bistecchiere elettriche in cui la piastra superiore può essere riscaldata in modo indipendente da quella inferiore, quindi è possibile regolarla secondo le necessità.
I tipi di cottura possono essere regolati in autonomia, oppure si possono utilizzare programmi preimpostati.
Le bistecchiere infatti, non solo possono venire utilizzate per cuocere la bistecca, ma anche per grigliare le verdure e riscaldare panini imbottiti. Addirittura alcuni la utilizzano anche per preparare le caldarroste. Ovviamente, secondo l’uso, i modi di utilizzo devono essere diversi.
Le modalità di cottura e di utilizzo sono sostanzialmente tre:
- Cottura con bistecchiera chiusa. Tipo di cottura indicata ad esempio per la bistecca, in modo che risulti imbrunita su entrambe le superfici che vengono in contatto con la piastra inferiore e superiore scanalate.
- Cottura a bistecchiera aperta. In questo caso la carne deve essere rivoltata, e le superfici di utilizzo si raddoppiano.
- Cottura con la piastra superiore sollevata. Questo tipo è utilizzato per gratinare il pane.
Caratteristiche funzionali di una bistecchiera elettrica
Le funzioni che si possono trovare su questi elettrodomestici sono innumerevoli, presenti in quantità maggiori nei modelli di alta fascia. Esse sono:
- Tasto di accensione e spegnimento della bistecchiera (on/off). Esso viene utilizzato dopo aver inserito la spina. A volte l’accensione avvenuta viene segnalata da una spia luminosa.
- Manopola per la regolazione della temperatura: questa funzione è molto importante, soprattutto se si stima di utilizzare la bistecchiera per più tipologie alimentari. Regolare la temperatura richiede la conoscenza dei tempi di cottura delle pietanze, ma anche poter scegliere in base al proprio gusto personale (bistecca al sangue o più cotta). A volte le bistecchiere di alta fascia dispongono di sensori, che indicano quando l’alimento è cotto.
- Alcune bistecchiere sono dotate di programmi preimpostati di cottura. Questo solitamente riguarda prodotti di qualità elevate. In questo caso si possono usare scegliendo i programmi, come cottura carne, pesce, pollo, verdure, pane, hamburger. Inoltre, alcuni modelli dispongono di funzione di scongelamento da utilizzare al bisogno.
- Nei modelli più avanzati possono esserci sensori di spessore che regolano la temperatura in base allo spessore delle pietanze.
- Sempre nei prodotti più avanzati si possono trovare indicatori luminosi, che informano sullo stato di cottura dell’alimento.
Inoltre, nei prodotti ad uso casalingo di qualità, deve essere inserita la temperatura massima raggiunta. Per un buon prodotto, dovrebbe essere di almeno 230 gradi. Esistono comunque modelli semiprofessionali che raggiungono temperature di 300 gradi ed hanno 4000 Watt di potenza.
Sistemi di sicurezza e norme d’uso
Qualora si intenda acquistare una bistecchiera è fondamentale valutarne la sicurezza d’uso. Le bistecchiere devono essere dotate di manici termoisolanti, così come la maniglia per l’apertura e la base di appoggio.
Le basi di appoggio migliori sono quelle che possiedono piedini antiscivolo, in modo da poterla collocare su un piano in maniera stabile e sicura. La bistecchiera, inoltre, anche se dotata di manici di trasporto, non va spostata durante l’utilizzo e va maneggiata con cautela.
Come si puliscono le bistecchiere
Per poterle pulire bene occorre che le parti siano removibili, in particolare le piastre, in modo da lavarle con un detersivo (quando possibile) delicato e spugnetta non abrasiva, o dove possibile in lavastoviglie. In alcuni tipi di bistecchiere non è possibile utilizzare detersivi, oppure lo si può fare in quantità limitata. Poichè sono prodotti che si sporcano anche molto, si può ovviare con prodotti più naturali per rimuovere il grasso e la sporcizia, come sale grosso, bicarbonato e aceto, utilizzando spugnette non abrasive e carta assorbente. Di solito si può effettuare una prima pulizia con carta assorbente. Sfregare successivamente la piastra con del sale, e poi togliere il tutto con un panno morbido. Per eliminare cattivi odori e sgrassare la piastra si può usare l’aceto. Se la pulizia non fosse ottimale si consiglia di lavare ulteriormente con acqua e bicarbonato.
Molte bistecchiere sono dotate di piastre inclinate e con drenaggi che consentono che il grasso scivoli in un contenitore apposito. Le vaschette, solitamente removibili, possono essere così nella maggior parte dei casi lavabili in lavastoglie. A differenza del barbecue elettrico, non dispongono di vaschetta per l’acqua, che avrebbero il fine di ridurre il fumo; pertanto, durante l’utilizzo, è consigliabile azionare la cappa aspirante o aprire porte e finestre.
Le bistecchiere elettriche, libretto di istruzioni e ricette
Normalmente, nei prodotti in commercio sono presenti il manuale di istruzioni ed un ricettario allegato. Spesso sono presenti le indicazioni di temperatura alle quali devono essere cotte le diverse sostanze, perchè il risultato sia ottimale. Inoltre, corrette tecniche di cucina ci possono essere sempre utili per utilizzarle al meglio e rendere i prodotti più appetitosi.
Materiali impiegati
Ovviamente i materiali impiegati devono essere adatti all’uso alimentare. Le superfici di cottura possono essere in:
- Acciaio inox
- Alluminio antiaderente
- Vetroceramica
- Ghisa inossidabile
- Altre leghe
Solitamente, nei prodotti di alta fascia, sono evidenziate le qualità dei materiali con loghi appositi. Tra i prodotti migliori si trova la ghisa, che si caratterizza per l’alto peso specifico. Le bistecchiere in ghisa sono infatti pesanti.
Di solito, se i materiali usati sono di buona qualità, la pulizia risulta più facile.
I prezzi
Prezzi a partire dai 15 euro, fino ai 2600 euro per prodotti ad uso professionale. Tra i prodotti ad uso casalingo, il prezzo massimo è intorno ai 350 euro. Se ne trovano comunque per tutte le tasche.
Valutazione per l’acquisto delle bistecchiere
Nell’acquisto è preferibile orientarsi su marche note, soprattutto quelle produttrici di strumenti da cucina. Aziende che compiano continuativamente attività di ricerca, al fine di produrre strumenti sempre migliori in qualità dei materiali e prestazioni.
Molteplici sono inoltre le disponibilità commerciali, sia in dimensioni che in funzionalità, oltrechè di prezzo. La prima valutazione da fare è quella riguardo alla scelta di un prodotto da fornello o elettrico. Di norma, i prodotti da fornello sono più pratici e più rapidamente utilizzabili. Di contro, una bistecchiera elettrica, specialmente se usata in modalità chiusa e se dispone di meccanismi antifumo, produce meno fumo. Nella bistecchiera elettrica è possibile regolare la temperatura e a volte impostare precisi piani di cottura secondo la pietanza. La bistecchiera elettrica ha sicuramente un impatto maggiore riguardo ai costi di utilizzo, ed è in linea di massima più ingombrante, ma lascia lo spazio fornello libero ed esente dallo sporcarsi.
Detto questo, una volta scelta la tipologia si dovranno valutare le caratteristiche di ciascun prodotto e fare la scelta in base alle proprie necessità individuali. Valutarne dimensioni, più o meno grandi secondo la quantità di pietanze che si stima di consumare, la caratteristica delle piastre, il peso. Non ultimo, andranno considerati il rapporto qualità / prezzo, e le recensioni di coloro che hanno già scelto e testato il modello sul quale siamo orientati.
Consigli e considerazioni sui prodotti
Secondo alcuni, se si intenda utilizzare una bistecchiera per carne e pesce, è preferibile acquistarne due. In particolare, il pesce potrebbe impregnare troppo la piastra del suo odore, e creare dei problemi durante l’utilizzo per altre tipologie di cibo.
Scegliendo un modello elettrico è meglio orientarsi su prodotti che siano smontabili, in modo da poterli lavare più agevolmente. Inoltre occorre valutare che le tipologie elettriche sono generalmente abbastanza ingombranti, e quindi è necessario avere spazi dove riporle. Valutando una bistecchiera con pietra ollare occorre considerare che impiegano più tempo per riscaldarsi, che si raffreddano lentamente, che hanno una superficie liscia e che producono sostanze molto meno croccanti.
Riguardo ai manici occorrerà prestare attenzione al loro isolamento, in modo che non si surriscaldino durante la cottura. Occorre che siano resistenti a sostenerne il peso, soprattutto per le bistecchiere tradizionali in ghisa. Si opterà per l’alluminio, nel caso si desideri un prodotto più leggero, o per la ghisa se non si consideri il peso e si dia più importanza alla qualità della cottura. Se si sceglie un prodotto elettrico, occorre osservare le varie funzionalità presenti, in modo da scegliere secondo i bisogni individuali.
Differenza tra griglia e barbecue elettrico con la bistecchiera
Le bistecchiere differiscono da griglia e barbecue elettrico sostanzialmente per la struttura. Nelle prime si hanno delle piastre a funzione di superficie di cottura, nei secondi gli alimenti sono posti su una struttura a griglia.
Nella cottura al barbecue, l’acqua ed il grasso che sono contenuti negli alimenti si perdono immediatamente, colando tra le maglie della griglia stessa. Utilizzando le bistecchiere, con la piastra i liquidi fuoriusciti restano sulla stessa, ed è comune che possano far attaccare il cibo alla superficie; pertanto è consigliabile salare, prima di cucinare le pietanze sulla piastra arroventata.
Esempi di barbecue elettrici
Cottura per irraggiamento e per contatto diretto
Nel classico barbecue, la griglia è sollevata rispetto alla brace, e si parla di cottura per irraggiamento. La fonte di calore può essere legna o carbonella. Utilizzando una piastra, riscaldata da gas o elettricità, il cibo “si griglia” a contatto diretto. Entrambe le tipologie si prestano alla cottura di manzo e maiale, ed anche di carni bianche, per queste ultime rispettando di mantenere temperature meno elevate per la piastra, e sollevando la griglia rispetto alla fonte di calore. Per il pesce, la cottura alla griglia è più indicata rispetto alla piastra poichè, a contatto diretto con la fonte di calore, tende a bruciacchiare, ed anche per gli ortaggi vale la stessa considerazione. Per entrambi i tipi di cottura è opportuno evitare tagli troppo spessi, perchè un aumento dei tempi di cottura potrebbe indurirli.
La griglia del barbecue è molto diversa dalla piastra delle bistecchiere
Vantaggi e svantaggi della cottura con bistecchiera e grill
I vantaggi di queste tipologie di cottura rispetto alla cucina con padelle e pentole sono:
- La scarsa quantità di grassi.
- La cottura rapida.
Gli svantaggi possono essere
- Il contatto degli alimenti a temperature elevate comporta la perdita di sostanze organolettiche, come vitamine e minerali.
- Inoltre, dalla bruciatura delle parti grasse possono derivare prodotti potenzialmente cancerogeni. Per questo è indispensabile pulire sempre con cura i residui di precedenti cotture.
Tabella riepilogativa delle tipologie di bistecchiera e caratteristiche
Caratteristiche da considerare | Bistecchiera da fornello in ghisa | Bistecchiera da fornello in alluminio | Bistecchiera da fornello in pietra ollare | Bistecchiera elettrica |
---|---|---|---|---|
Materiali costituenti la piastra | Ghisa | Alluminio con rivestimento antiaderente | Pietra ollare | Ghisa inossidabile, alluminio, vetroceramica, altre leghe |
Regolazione della temperatura | Non presente | Non presente | Non presente | Spesso presente |
Superficie della piastra | Per lo più ondulata | Per lo più ondulata | Liscia | Disponibile superficie sia ondulata che liscia. A volte piastre di diverse tipologie, intercambiabili |
Riscaldamento della piastra | Spesso adatta a tutti i tipi di fornelli | Spesso adatta a tutti i tipi di fornelli | Riscaldamento spesso in forno, ma anche su fornelli Da non utilizzare su carbone | Riscaldamento elettrico tramite serpentine |
Pulizia | Eliminare il grasso in eccesso quando è ancora calda con carta assorbente, lasciare che si raffreddi, eventualmente per rimuovere le incrostazioni lasciare in ammollo. Si possono lavare con una miscela di acqua e sale (preferibilmente integrale), in alcuni casi si possono usare dei detersivi delicati. Non grattare con la lana di acciaio, usare eventualmente uno spazzolino con setole in nylon. Risciacquare ed asciugare perfettamente (anche a fiamma bassa) per evitare che si formi ruggine | Eliminazione del grasso in eccesso con della carta assorbente, lasciar raffreddare prima di lavare con acqua calda e detersivo. Asciugare bene. In alcuni casi è meglio evitare la lavastoviglie, che può danneggiare il rivestimento antiaderente. Non usare la lana di acciaio, meglio uno spazzolino con setole in nylon | Pulire con della carta assorbente, aiutandosi con delle spatole in legno. Lavarla dopo che si è raffreddata naturalmente, non usare mai detersivi né oggetti metallici | Secondo il tipo di materiale impiegato. Preferire prodotti smontabili |
Cottura della bistecca | Ottima qualità di cottura della bistecca | Si raffredda rapidamente quando vi si appoggia la bistecca, la tendenza è dunque di tenerla più a lungo sul fuoco per scottare la carne, con la conseguenza che la bistecca si cuoce troppo all’interno | Produce pietanze meno croccanti, si presta meno alla cottura della bistecca, ed è più indicata per certe tipologie di carne, per il pesce e per le verdure | Qualità di cottura secondo il tipo di piastra e secondo la presenza o meno di programmi di cottura specifici per la carne |
Prezzo dei prodotti | 18-120 euro | Fascia media 40-100 euro | 18-150 euro (set) | Prodotti ad uso familiare dai 15 ai 350 euro |
Vantaggi | Ottima qualità di cottura | Leggerezza | Da utilizzare in tavola, con i set, bell’effetto | Se usata chiusa (quando dispone di piastra coperchio) le pietanze non vanno girate, produce meno fumo rispetto ai prodotti da fornello |
Svantaggi | Pesante | Non adatta alla cottura della bistecca al sangue | Non adatta a chi ami cibi croccanti | A volte sono abbastanza ingombranti |