La presente guida risponderà alle domande più frequenti sulla bistecchiera, strumento utile e molto frequente nelle nostre case, che ci consente di produrre pietanze dal sapore gradevole, senza utilizzo di grassi e con tempi ridotti. In ogni casa è presente un prodotto di questa tipologia, ed è particolarmente gradito anche per la rapidità e la praticità del tipo di cottura. In poco tempo, grazie a questi strumenti, si possono organizzare fantastici pranzi, con la soddisfazione generale di tutti i commensali.
Domande generiche
Una bistecchiera è un prodotto che si sostituisce alla griglia sul barbecue della carne per cuocere la bistecca, il pollo, e altre tipologie carnee. Esso è rappresentato da una o più piastre che, riscaldate, permettono la cottura del cibo. Esse vengono utilizzate anche per la preparazione di verdure e pesce, e per tostare il pane.
Le due più importanti tipologie di bistecchiere esistenti sono quelle da fornello e/o forno e quelle elettriche. Le prime vengono impiegate sui fornelli; in alcuni casi possono venire riscaldate anche nel forno. Le seconde costituiscono degli elettrodomestici a parte, alimentati a cavo.
Usi dei prodotti da fornello
Le bistecchiere da fornello vengono usate sia sui fornelli elettrici che su quelli a gas ed a induzione. Alcune tipologie possono essere scaldate anche nel forno. Tipicamente riscaldabili nel forno sono, ad esempio, le bistecchiere in pietra ollare. Per riscaldarle sui fornelli, secondo le dimensioni della bistecchiera, si possono utilizzare uno o due fuochi.
Le bistecchiere vengono utilizzate, oltre che per la cottura della carne, anche per grigliare le verdure, tostare il pane, cuocere il pesce. Normalmente è meglio differenziare le bistecchiere adibite alla cottura del pesce rispetto alle altre pietanze, per evitare odori sgradevoli che possono derivare dall’utilizzo per il pesce.
Bistecchiere da fornelli
Molto frequenti nelle case, esse sono delle particolari piastre che vengono riscaldate sia sui fornelli a gas che elettrici o ad induzione. In alcuni casi si possono riscaldare anche nel forno. Variano in dimensioni e forma. Le forme più frequenti sono quadrate e rettangolari. Variabile è anche la costituzione del manico, che può essere o no ripiegabile. Quando il manico è ripiegabile, la bistecchiera è più facilmente riponibile. Ve ne sono alcune tipologie fatte a vassoio, per poter comodamente portare in tavola le pietanze.
I materiali impiegati per questa tipologia di bistecchiera sono la ghisa, la pietra ollare, l’alluminio con rivestimento antiaderente. La classica bistecchiera in ghisa è sicuramente quella più tradizionale e preferita, per lo più nella versione a fondo scanalato, per raccogliere i residui grassi della cottura.
Prodotti in ghisa: generalità
La ghisa è una lega caratterizzata da un’ottima conduzione del calore. Una bistecchiera siffatta può essere utilizzata su tutti i piani cottura (a gas, elettrico, ad induzione). Essa permette di cuocere, senza aggiungere olio, carni e verdure .
La bistecchiera in ghisa è il prodotto più tradizionale tra le bistecchiere. I prodotti migliori hanno il fondo scanalato, in modo che lì vi si raccolgano i grassi. Alcuni sono dotati di un canale di scolo dei grassi. Normalmente una bistecchiera in ghisa è abbastanza pesante; è indispensabile, pertanto, che il manico possa consentirne una facile presa. Il manico può essere in legno o in ferro, ripiegabile o meno. Sarebbe da preferirsi un manico che non si surriscaldi durante la cottura, e che ben sostenga il peso dello strumento. La superficie di cottura delle padelle in ghisa può essere ondulata o liscia. Sono più frequenti quelle ondulate, per conferire alla carne il caratteristico aspetto grigliato. Ne esistono forme circolari, quadrate o rettangolari, e variabili in dimensioni.
Si tratta di un tipo di bistecchiera in ghisa a vassoio, con due manici ai lati, spesso con piastra reversibile. La superficie liscia viene usata per preparare ad esempio le uova, quella ondulata per la cottura di carne, verdura, pesce e pane. Spesso hanno una forma rettangolare.
Caratteristiche ed informazioni sui modelli in ghisa
Prima della cottura delle pietanze è necessario preriscaldarla ed aggiungere poche gocce d’olio. La cottura sulla ghisa è abbastanza veloce per la carne, soprattutto per fettine ed hamburger; più lenta è invece generalmente la cottura delle verdure, specialmente quando si preferiscano ben grigliate.
Prima di lavarla è preferibile attendere che sia fredda. Per ammorbidire eventuali incrostazioni si può lasciare per un po’ in ammollo. Per il lavaggio è preferibile non usare né detersivi, né il lavaggio in lavastoviglie. Va evitato l’uso della lana di acciaio, e sono da preferirsi spazzolini con setole in nylon. Molti consigliano di lavarla con una miscela di acqua e sale. Fondamentale, dopo il lavaggio, è sempre asciugarla bene, eventualmente anche sul gas a fiamma bassa, per prevenire la formazione di ruggine.
I prezzi di questa tipologia oscillano tra i 18 ed i 120 euro. I prezzi variano in funzione della qualità dei prodotti. Di norma le bistecchiere più grandi, e caratterizzate da avere bordi più alti, costano di più.
Tra le più piccole si trovano prodotti di forma quadrata con 22 cm di lato, tra le più grandi prodotti rettangolari di 50 x 40 cm. I prodotti più grandi possono essere messi a riscaldare su due fornelli. Misure e pesi sono indicati sui modelli in commercio. La ghisa ha un peso specifico elevato, e presenta di solito prodotti piuttosto pesanti.
La ghisa è un materiale che ha un peso specifico elevato. I prodotti, in media hanno un peso dai 2 ai 5 kg. Il peso è in funzione delle dimensioni della bistecchiera. Le bistecchiere più piccole in ghisa possono arrivare a pesare un paio di kg, altri prodotti più grandi intorno ai 5 kg.
Le bistecchiere migliori in ghisa sono quelle con fondo scanalato e caratterizzate da bordi alti. Il fondo dovrebbe essere alto almeno 0,5 cm, per evitare schizzi durante la cottura della bistecca. Caratteristica molto importante, per limitare le pulizie post cottura del piano cucina.
Bistecchiera in pietra ollare
Una bistecchiera in pietra ollare è solitamente dotata di manici, in modo da trasportarla in tavola come vassoio. La caratteristica principale della pietra ollare è che sono necessari tempi lunghi per riscaldarla, ma mantiene il calore accumulato per una durata maggiore. La pietra ollare, durante la cottura, non produce né fumo né cattivo odore, e da alcuni è molto apprezzata per il tipo di cottura che dà alle pietanze, inoltre essa è antiaderente. I prodotti di questo materiale rappresentano sicuramente, da un punto di vista estetico, le bistecchiere più belle.
Sì, questa tipologia può essere riscaldata in forno, ed è la metodologia più utilizzata. Per farlo occorre posizionarla nella parte alta preferendo la funzione grill. Da quando il forno ha raggiunto la massima temperatura, occorre trattenerla dentro almeno 20 minuti. La pietra, portata ad una temperatura di 200-230 gradi, può cuocere per circa 20 minuti.
Sì, la pietra ollare può essere riscaldata anche sui fornelli, nel caso non si disponga di forno. Si possono usare uno o due fornelli secondo le dimensioni della pietra. Per un riscaldamento più rapido è consigliabile tenere la fiamma alta. Per evitare la dispersione del calore è meglio coprirla con un coperchio durante il riscaldamento. Meglio non riscaldarla sul carbone, in quanto si potrebbe rovinare e sporcare.
I Set ed i costi
Questi prodotti, molto gradevoli esteticamente, sono costituiti da: una piastra in pietra ollare (superficie di cottura), un vassoio di supporto (acciaio o legno), sotto la pietra nel vassoio sono posti uno o due bruciatori. Il bruciatore contiene un liquido che, una volta acceso, riscalda la piastra di pietra ollare. Questi prodotti si prestano ad essere utilizzati quando non si disponga né di forno né di fornelli, ad esempio in campeggio o per organizzare dei pic nic. I bruciatori riscaldano la piastra e, quando essa sia sufficientemente calda, si possono sistemare le pietanze a cuocere. Questo tipo di cottura può essere fatto anche in tavola, assumendo anche un certo ruolo scenografico.
I costi di questa tipologia di bistecchiera vanno dai 18 euro, per i prodotti più piccoli che non dispongono di fornellini e vassoio, fino a 140-150 euro per i set completi .
Uso e pulizia della pietra ollare
Come le altre bistecchiere in ghisa, non è necessario aggiungere grassi per la cottura, dato che la pietra ollare è antiaderente. Rispetto ai prodotti in ghisa, il tipo di cottura della pietra è meno croccante. La cottura della bistecca è meno indicata, ed è più adatta quella del pesce e delle verdure.
Per quanto riguarda le caratteristiche della pietra, da tenere in considerazione durante l’acquisto, si devono valutare le venature della stessa. Meglio scegliere una pietra ollare con poche venature, che ha la caratteristica di produrre crepe con minor frequenza. Cuocere su una pietra ollare spaccata è infatti sconsigliato.
Almeno un giorno prima è consigliabile ungerla con un po’ d’olio.
Quando la pietra è ancora calda è necessario, con della carta assorbente, rimuovere i residui di cibo. Volendo, durante la procedura ci si può aiutare con utensili in legno; è sconsigliato l’utilizzo di oggetti metallici, che potrebbero danneggiarla graffiandola. Prima di lavarla è necessario attendere che si raffreddi naturalmente, senza getti d’acqua fredda. Non si possono usare detersivi per il lavaggio della pietra ollare.
Domande sulle bistecchiere in alluminio
Sì, esistono e sono vendute solitamente in confezioni da 5 pezzi. Il prezzo di queste confezioni è tra i 2 ed i 10 euro. Possono essere comode per pranzi all’aperto, ad esempio in campeggio.
Questo termine è comunemente presente nelle bistecchiere in alluminio presenti in commercio, e riguarda per lo più le bistecchiere standard di questa categoria. Indica il tipo di tecnica con la quale sono per lo più realizzate le bistecchiere in alluminio. Essa consiste nell’iniettare il metallo fuso ad alta pressione in uno stampo. I prodotti così realizzati sono di buona finitura; è una tecnica di trasformazione dei metalli rapida.
Hanno un rivestimento antiaderente, possono essere sia liscie che ondulate. Possono, a volte, avere un rivestimento in pietra lavica. Rispetto alle altre tipologie sono molto più leggere e più maneggevoli. L’alluminio ha un’ottima conducibilità termica, ed è molto resistente alla corrosione. Tale materiale è inoltre facilmente adattabile alla costituzione di leghe, ed è inalterabile dal contatto con gli alimenti solidi e con molti liquidi.
Svantaggi e costi
Uno dei maggiori svantaggi dell’alluminio è quello di perdere subito calore, per la leggerezza, nel momento che vi si appoggi la carne da cuocere. Può capitare, di conseguenza, di tenere troppo a lungo la carne sul fuoco, con il rischio di cuocerla troppo anche all’interno. Sicuramente l’alluminio non si presta per la cottura al sangue, tipica della bistecca alla fiorentina. Per il mantenimento del rivestimento antiaderente, è consigliabile non lavarla in lavastoviglie, né utilizzare spugne abrasive.
In questa tipologia vi è una grande variabilità di prezzi. Si parte da prodotti intorno ai 10 -11 euro, fino a punte anche di 600 euro.
Costituzione e materiali dei modelli elettrici
Esse funzionano grazie al calore generato dall’elettricità. Sono infatti costituite da due piastre, dotate di serpentine che le riscaldano. Le due piastre sono collegate da una cerniera. Normalmente esse producono meno fumo ed odori rispetto ai modelli da fornello, soprattutto se chiuse e se possiedono specifici dispositivi antifumo.
I materiali usati sono ovviamente adatti ad uso alimentare. Ne esistono con superficie di cottura in acciaio inox, allumino antiaderente, ghisa inossidabile, vetro ceramica. I prodotti di alta fascia hanno loghi appositi, per evidenziare la qualità dei materiali impiegati. Anche in questa tipologia la ghisa è uno dei prodotti che ha le prestazioni migliori. Secondo i materiali, varia anche il peso. Il peso di una bistecchiera elettrica dipende non soltanto dalle dimensioni dello strumento, ma anche dai materiali costituenti. Se, ad esempio, sia utilizzata la ghisa, che ha un peso specifico elevato, il dispositivo sarà conseguentemente più pesante.
Si trovano prodotti in tutte le fasce di prezzo. Vi sono bistecchiere elettriche anche da 15 euro, fino a quelle professionali da 2500-2600 euro. Tra le bistecchiere ad uso familiare, il prezzo massimo è intorno ai 350 euro.
Funzionalità dei prodotti elettrici
Le funzioni presenti variano secondo il tipo di bistecchiera elettrica. Tra le funzioni troviamo: il tasto di accensione e di spegnimento (on- off). Troviamo poi una manopola per regolare la temperatura. Questo ci permette di cuocere le diverse pietanze secondo le temperature ideali che richiedono. In alcuni casi, nei prodotti di alta fascia, le bistecchiere sono dotate di sensori che indicano la cottura ultimata delle pietanze, o sensori di spessore, che regolano le temperature in base allo spessore del cibo.
Alcune bistecchiere presentano programmi preimpostati di cottura. In questo modo basta selezionare il programma sul tipo di cottura scelto (programma carne, programma pesce, verdure). I prodotti di fascia alta possono avere indicatori luminosi che ci avvisano sullo stato di cottura della pietanza. In alcune sono presenti dispositivi antifumo. Quasi tutte sono fornite di una vaschetta raccogli-grassi, molto spesso in plastica rimovibile, frequentemente lavabile anche in lavastoviglie.
Le piastre
Alcune presentano la piastra liscia, altre quella ondulata. In alcune bistecchiere elettriche vi sono più piastre in dotazione, e la liscia e l’ondulata sono intercambiabili. La cottura con la piastra liscia è più veloce, e con questa si riducono anche i tempi di pulizia, perché le incrostazioni sono limitate. La piastra ondulata è comunque quella preferita, perché rende le pietanze grigliate e più appetibili alla vista. La piastra liscia può essere consigliata per la cottura rapida di cibi come le uova.
Prestazioni e riscaldamento
Risulta fondamentale valutarne la potenza e la rapidità con cui si scaldano. Occorre controllare i Watt; di norma, la potenza di una bistecchiera ad uso familiare si colloca tra i 1000 ed i 2400 Watt. Il tempo di riscaldamento dipende dalla superficie che si deve riscaldare. Per bistecchiere elettriche più grandi saranno necessarie potenze maggiori, viceversa per quelle più piccole. Una potenza più alta non solo permette di riscaldare le piastre più rapidamente, ma ha il vantaggio di mantenere la temperatura raggiunta a valori costanti. Le temperature ideali per una bistecca cotta al sangue sono tra 140 e 180 gradi. Queste permettono che essa imbrunisca sulle superfici e si mantenga morbida e rosata all’interno, dove l’acqua della carne impedirà di raggiungere temperature al di sopra dei 100 gradi.
Tempi di riscaldamento di 5-10 minuti possono già essere indicativi di un prodotto buono, dove potenza e dimensioni siano equilibrate tra loro. Le bistecchiere, purtroppo, non hanno etichetta energetica; pertanto, va tenuto presente che un aumento delle temperature raggiunte determina anche un aumento dei costi energetici.
Uso e tipologie
La bistecchiera può essere utilizzata chiusa, in questo modo non è necessario girare le pietanze, in quanto entrambe le superfici vengono a contatto con la piastra superiore ed inferiore. Questa è la modalità preferita per cuocere la bistecca. Un’altra modalità di utilizzo è quella con la piastra superiore sollevata. Questo tipo di cottura può andar bene per tostare il pane. La terza modalità è quella a bistecchiera aperta; in questo modo le superfici di cottura raddoppiano, ma la carne deve essere rivoltata. Quest’ultima opzione può essere comoda quando vi siano più commensali, e si voglia disporre delle pietanze pronte contemporaneamente per tutti.
Con la bistecchiera elettrica standard si possono cuocere tutte le varie tipologie carnee. Tuttavia esistono dei prodotti specifici, con piastre incavate per riporre gli hamburger per la loro cottura.
Sì, esistono. Alcune bistecchiere elettriche ne sono dotate. Si tratta in sostanza di una cerniera cosiddetta mobile, proprio perché è possibile allargare e restringere secondo lo spessore della carne. Questo permetterà una cottura più uniforme delle pietanze.
La pulizia delle bistecchiere elettriche
Per poter pulire le bistecchiere elettriche accuratamente è necessario assicurarsi che le piastre siano removibili. In alcuni casi, secondo il materiale impiegato, sono lavabili con spugnetta e detersivo; altre volte anche in lavastoviglie. In alcuni casi è consigliabile non utilizzare i detersivi, o usarli in modica quantità. Le bistecchiere si sporcano molto, per cui è indispensabile, laddove non siano utilizzabili dei detersivi, ricorrere ad espedienti più naturali per rimuovere grasso e sporco. Tra questi rientrano l’utilizzo di sale grosso con acqua, di bicarbonato, di aceto, aiutandosi con spugnette non abrasive e carta assorbente.
Solitamente la carta assorbente viene utilizzata per rimuovere i residui più grossi, durante le fasi iniziali di pulizia. Successivamente, potremo utilizzare del sale grasso e poi asportare con un morbido panno. Per l’eliminazione di odori resistenti si può usare l’aceto. Per una pulizia più approfondita si può lavare terminando con acqua e bicarbonato. La maggior parte hanno delle vaschette per la raccolta grassi, che in molti casi sono lavabili in lavastoviglie. Le piastre infatti sono inclinate, con drenaggi verso la vaschetta apposita.
Confronto tra prodotti elettrici e da fornello
La bistecchiera elettrica, soprattutto quando la si usi in modalità chiusa, produce molto meno fumo, spesso grazie anche a sistemi antifumo. Inoltre è possibile regolare le temperature in maniera ottimale, seguendo le istruzioni spesso contenute nel libretto, specifiche per le diverse pietanze. I modelli più evoluti hanno addirittura programmi preimpostati di cottura.
La manopola per la regolazione della temperatura è molto importante, poiché si può differenziare la temperatura, rispetto a quella da fornello, secondo il tipo di alimento. Inoltre, essa ci permette di scegliere secondo il proprio gusto personale (carne più o meno cotta). Nei modelli più evoluti vi sono addirittura dei sensori di spessori, che indicano quando la pietanza sia cotta, o che regolano la temperatura in base al tipo di spessore del cibo. E, sempre nei modelli di alta fascia, si possono trovare degli indicatori luminosi che danno informazioni sullo stato di cottura.
La bistecchiera da fornello è meno ingombrante, e solitamente meno pesante. Risulta inoltre più comoda da usare, ed un buon prodotto si può trovare anche a prezzi economici. Manutenzione e lavaggio sono meno impegnativi. Le bistecchiere elettriche sono ingombranti, richiedono spazio dove riporle. Inoltre, la bistecchiera da fornello ha un minor impatto sui costi di utilizzo.
Altre domande
Si tratta di una tipologia di bistecchiera presente in commercio, ed utilizzabile sui fornelli. Sono prodotti di prezzo di fascia bassa, ritrovandosi tra gli 8 ed i 15 euro. In pratica, la loro conformazione è un mix tra bistecchiera e grill, ecco perché hanno questa denominazione. Dispongono infatti di una parte centrale a piastra ed una parte periferica analoga al grill. Infatti, in questa tipologia, i grassi di provenienza della cottura cadono, attraverso il grill, in un anello circolare sottostante, che contiene acqua. Questa fattura limita la presenza di fumo. Si tratta di strumenti acquistati per essere utilizzati in campeggio. Per la presenza della griglia, e per la piastra centrale sollevata, rispetto al fornello fonte di calore, vengono denominati anche barbecue.
In tutti i prodotti ad uso casalingo di una certa qualità dovrebbe essere inserita la temperatura massima raggiunta. Una temperatura di 230 gradi, normalmente, è indicativa di una buona bistecchiera. Tuttavia esistono modelli, quasi professionali, che raggiungono temperatura di 300 gradi con potenza di 4000 Watt.
Sicurezza
Nel momento che si acquisti una bistecchiera è opportuno valutarne alcune caratteristiche per una buona sicurezza d’uso. Per quanto riguarda quelle elettriche, sarà opportuno che esse siano dotate di manici termoisolanti, così come la maniglia per l’apertura del dispositivo.
Per quanto riguarda le basi di appoggio, è preferibile optare per quelle dotate di piedini antiscivolo, in modo da poter essere stabili sul piano durante l’uso. Sarà opportuno poi, anche se la bistecchiera fosse dotata di manici di trasporto, non spostarla durante l’uso. Anche per le bistecchiere da fornello e forno andranno considerate alcune caratteristiche, per un comodo uso in tutta sicurezza. Bisognerà pertanto prestare attenzione affinché i manici non si surriscaldino durante l’utilizzo. Altra valutazione sarà relativa al loro peso. Prodotti pesanti, come quelli in ghisa, richiedono manici robusti che ben li sostengano.
Differenze tra barbecue e bistecchiere
Mentre la carne cuoce con il barbecue, l’acqua ed il grasso colano immediatamente tra le maglie della struttura. Nella bistecchiera gli alimenti vengono posti su una piastra che è a contatto diretto con la fonte di calore. Nella griglia, invece, essi sono posti sul grigliato, che rispetto alla fonte di calore è sollevato. Nel primo caso si parla di cottura per contatto diretto, nel secondo caso per irraggiamento.
Tutti e due i tipi di cottura sono adatti per carni bianche e rosse. Nel caso di cottura di carni bianche, è necessario mantenere temperature meno elevate con l’utilizzo della piastra, e sollevare la griglia rispetto alla fonte di calore. Per quanto riguarda il pesce, la cottura sulla piastra è meno indicata, poiché tende a bruciacchiare a contatto diretto con la fonte di calore, così come la cottura delle verdure. La cottura con la griglia è più indicata, in questi casi specifici.
Pro e contro della cottura con la bistecchiera e con la griglia
Rispetto all’utilizzo di pentole e padelle, la cottura sulla bistecchiera e con la griglia è più rapida; inoltre, la scarsa quantità di grassi impiegata la rendono una cottura più sana, sotto certi punti di vista. Nella cottura sulla griglia i grassi, colando immediamente, si trovano in misura minore. Tuttavia, anche nelle bistecchiere fornite di canali di scolo i residui grassi della cottura sono in misura scarsa. Certamente si tratta di un tipo di cottura molto gradito, sia per la rapidità che per il risultato di appetibilità delle pietanze.
Il contatto degli alimenti con alte temperatura è causa di perdita di sostanze, come vitamine e minerali. Altro fattore da tenere in considerazione è che la bruciatura dei grassi può comportare la presenza di derivati potenzialmente cancerogeni. Ecco perché risulta particolarmente importante una pulizia accurata, sia delle bistecchiere che dei grill, dopo il loro utilizzo.
L’acquisto
Risulta indispensabile orientarsi su marche note, preferendo le aziende che producono strumenti da cucina. Tante sono le disponibilità commerciali, sia in funzionalità che in prezzo. La prima considerazione da fare è quella relativa alla scelta di un modello da fornello o elettrico. Si potrà decidere per una tipologia da fornello, nel caso si ricerchi la praticità e la rapidità d’uso.
Se invece si preferiranno i vantaggi garantiti da un modello elettrico, si potrà optare per questa seconda possibilità. Le bistecchiere elettriche, infatti, in alcuni casi hanno funzionalità aggiuntive, come la regolazione delle temperature e la presenza di dispositivi antifumo. Anche se si tratta di prodotti di regola più ingombranti, spesso sono preferiti per queste caratteristiche, oltre al fatto che lasciano lo spazio fornello esente dallo sporcarsi.
Valutazione dei modelli
Per la scelta di una bistecchiera elettrica sarà opportuno valutarne dimensioni e peso, presenza di impugnature che non si surriscaldino, piedini antiscivolo, caratteristiche delle piastre. Altro dato da tenere in considerazione è che le piastre siano removibili, in modo da poterle più facilmente lavare, e si dovrà inoltre valutare la temperatura massima raggiunta dallo strumento. Fondamentale sarà poi anche una valutazione del rapporto qualità/prezzo, considerando soprattutto le recensioni sui prodotti acquistati dagli utenti. In definitiva, l’acquisto e la scelta di una bistecchiera elettrica o da fornello varia secondo le esigenze individuali; è inoltre da mettere in considerazione che l’uso di un prodotto elettrico comporta spese maggiori in termini di consumi energetici.
Tra le bistecchiere da fornello occorre valutare le singole tipologie di piastre presenti in commercio. Occorrerà ricordare che la ghisa si presta meglio alla cottura della carne, soprattutto quella al sangue; che l‘alluminio è la tipologia più leggera, ma a volte cuoce troppo l’interno dei prodotti carnei; che la pietra ollare produce alimenti meno croccanti. Quest’ultima, inoltre, impiega molto più tempo per riscaldarsi, ma si raffredda lentamente. Sarà dunque da preferire un prodotto in alluminio nel caso si dia importanza al peso, e si preferisca un prodotto più leggero; mentre la ghisa sarà da scegliere per la cottura di una buona bistecca alla fiorentina.
Le marche
Tra i prodotti più apprezzati da fornello si ritrovano marche come: Tognana, Stoneline, Accademia Mugnano, Alluflon, Risoli, Ballarini. Si tratta di prodotti specializzati nella costituzione di questi strumenti, che offrono modelli di pregio a costi di fascia media (tra 30 e 40 euro). Moltissime sono in ghisa, altre in alluminio con rivestimento in pietra lavica; alcune si presentano nella forma di classiche bistecchiere con manico laterale, altre con aspetto tipico di vassoio.
Tra i modelli elettrici si trovano marchi specialisti nella produzione di elettrodomestici come: Delonghi, Rowenta, Bosch, Imetec e Girmi. I prezzi per i prodotti da utilizzare in ambiente domestico oscillano tra 60 e 150 euro. Tra i prodotti più economici , intorno ai 60 euro, vi è anche l’Ariete. Inoltre spesso molti modelli, delle case più note, sono offerti anche con sconti fino al 50%. Quando si acquisti un prodotto del genere è comunque sempre consigliabile riferirsi a marchi che vantino anni di esperienza, nonché di fama, in modo da poter essere sicuri dell’assistenza in qualsiasi momento.