Una bistecchiera è una meravigliosa porta di accesso su una bistecca ben cotta e succulenta ma per cucinarla nel migliore dei modi occorre utilizzare bene questo strumento. In questa guida vedremo come utilizzare nel migliore dei modi una bistecchiera, in tutto il suo ciclo di vita.
Parlare di bistecchiera è ovviamente molto generico e poco definibile. Esistono infatti molte tipologie diverse di bistecchiera, con utilizzi e sfaccettature particolari che differiscono da caso a caso. Lo scopo della bistecchiera è quello di replicare il risultato ottenuto con i celebri barbecue da giardino. Un’impresa tutt’altro che facile, in appartamento, ma raggiungibile grazie a svariati modelli molto efficaci. Per utilizzare al meglio questi strumenti sono necessarie alcune semplici accortezze.
Come utilizzare al meglio una bistecchiera?
Una prima indicazione molto importante è quella di seguire le indicazioni di fabbrica. Il costruttore infatti indicherà sull’etichetta se è necessario provvedere ad “ungere” con olio la bistecchiera prima di utilizzarla non appena comprata. Questa procedura non sempre è necessaria ma è quasi sempre consigliabile, soprattutto nel caso si opti per una bistecchiera in pietra lavica o in ghisa. Questo passaggio permetterà di avere un ottimo risultato sin dai primissimi utilizzi, con qualsiasi tipologia di cibo.
Secondo molti esperti sarà più facile ottenere un risultato simile al barbecue, optando per pezzi di carne, pesce e verdure tagliati in modo sottile. In questo modo il risultato sarà più simile alla griglia, soprattutto dal punto di vista visivo, ma occorre prestare molta attenzione a non bruciare i cibi durante la cottura. Un altro consiglio molto valido è quello di spennellare con olio i cibi prima di disporli sulla bistecchiera per la cottura. Un’operazione che nel caso della carne di qualità può essere sostituita dalla classica “concia” ovvero del condimento con olio e spezie che accompagna la carne nelle ore precedenti alla grigliatura, per conferirle maggior sapore e gusto.
Ungendo gli alimenti sarà più facile evitare che quest’ultimi si attacchino alla bistecchiera. Questo passaggio però è particolarmente inviso a coloro che preferiscono cucinare in modo dietetico e salutare. Vediamo adesso come affinare il metodo di cottura.
Come cuocere al meglio i cibi con la bistecchiera
La bistecchiera come detto deve essere utilizzata nel modo giusto. Per prima cosa il cibo deve essere messo in cottura quando la bistecchiera è ben calda. Si consiglia infatti di lasciarla riscaldare per un tempo che può variare dai 3 ai 5 minuti, in base al materiale di costruzione e alla sua grandezza.
Preriscaldando la bistecchiera il cibo risulterà cotto in modo uniforme e sarà più difficile che rimanga attaccato sulla superficie. Questo passaggio serve anche per ottenere le striature nere che si formano all’altezza dei rilievi della piastra, ideati anche per conferire ai cibi un aspetto simile a quello ottenuto con il barbecue classico. Il cibo deve poi essere disposto sulla piastra in modo uniforme e logico, senza sovrapporsi e lasciando un po’ di spazio tra una fetta e l’altra.
In alcuni casi si può pensare di coprire la bistecchiera, con un coperchio qualsiasi o con la stagnola. Questo procedimento è utile in caso di cottura dei seguenti alimenti:
- formaggi filanti da fondere e sciogliere;
- uova da cuocere in modo uniforme per far risultare ben cotto anche il tuorlo;
- carne da cuocere “all’americana”, ovvero in modo rosato e omogeneo.
Accortezze durante la cottura
Durante la cottura è importante non muovere il cibo per almeno un minuto. In questo modo si andranno a sedimentare sulla bistecchiera dei succhi fuoriusciti dagli alimenti, molto utili durante la cottura. Dopo qualche minuto sarà probabilmente necessario girare i cibi in cottura, ovviamente la frequenza di questo passaggio dipende unicamente dalla tipologia di cibo. Ad esempio nella cottura della carne “alla Fiorentina” è consigliabile svolgere questa operazione un’unica volta, per ottenere una bistecca “al sangue”.
- Se stiamo cucinando una bistecca spessa almeno 2-3 cm, è necessario lasciarla cuocere per 3-4 minuti su un lato prima di girarla sull’altro lato;
- Se stiamo cucinando un petto di pollo spesso 2-3 cm, è necessario lasciarlo cuocere per 3-5 minuti su ogni lato. Aumentando leggermente questo tempo si potrà intervenire sulla croccantezza;
- I gamberi andranno cotti per 2-3 minuti prima di girarli sull’altro lato;
- Se durante la cottura si nota che il cibo è molto annerito o bruciato, sarà allora consigliabile girarlo in anticipo e talvolta ridurre la potenza della fiamma.
Alcuni trovano molto utile, nel caso della cottura della carne, anche l’utilizzo di un termometro da cucina. In questo caso queste sono le temperature di riferimento:
- al centro dei crostacei un minimo di 63 C;
- per la carne di pollame al centro occorre un minimo di 74 C;
- al centro della carne di manzo, vitello, maiale e agnello deve raggiungere un minimo di 63 C;
Infine occorre sempre pulire in modo adeguato e seguendo tutte le indicazioni del costruttore e ricordare che una buona bistecchiera non può mai prescindere da una buona bistecca, ovvero dalla qualità della materia prima.